Faccio un giro e torno

Ho inizialmente redatto questo “instant book” in una sequenza temporale diversa da quella adottata nella stesura finale, solo perché all’inizio non avevo affatto idea di scrivere un racconto. Il testo si nutre di alcuni flashback, forse anche di ripetizioni, per cui a tratti sembrerà di tornare indietro o di aver già letto qualche frase. Il tutto è nato dal desiderio di condividere sui canali social alcune piccole disavventure, che poi sono diventare l’ossatura di una esperienza che non pensavo si sarebbe così tanto dilatata nel tempo. I personaggi descritti, i miei compagni di camera, e le relative storie sono reali ma i nomi inventati. Il personale sanitario, sempre mascherato, non ha mai avuto un volto, ma un grande cuore sempre in bella vista. Ecco la mia narrazione, dunque, e come tale spero venga considerata da coloro che avranno voglia, e spero il piacere, di cimentarsi nella sua lettura.