Note su NOTEBIC

Quante volte mi sono chiesto: “Perchè non raccontare questo? Perchè non raccontare quest’altro?” Capita, quando giri in bicicletta, di poterti soffermare sui dettagli del mondo che attraversi, di poterne sentire i suoni, i profumi, l’essenza. Capita, quando giri in bicicletta, di poterti poi fermare per approfondire, fotografare, ascoltare, capire. E tante volte parlare e dialogare, se incontri uno come te. Puoi anche tornare indietro se hai perso un dettaglio, e poi magari cogli anche dei fiori, lungo la strada, quelli di stagione.

E, allora, un po’ stanco di perdere le occasioni e dare libero sfogo alla voglia di documentare e commentare quel momento, quell’attimo, quella occasione forse irripetibile, mi sono detto: “Qui bisogna fare qualcosa, qui ci vuole un cardine, una cerniera su cui fare perno per aprire porte e finestre e far entrare la luce del racconto, una torcia o una lampadina per osservarne i particolari, i dettagli, lenti speciali per vedere quello che non appare, e poi mozzi e pedali per far girare le ruote di una bicicletta“.